Riccardo spiega la mission del poli-studio Salus Enter e fornisce un suggerimento per i giovani professionisti medici e paramedici che vorrebbero iniziare la libera professione:

L’idea di questo poli-studio è nata circa una decina di anni fa come semplice ambulatorio fisioterapico e poi negli anni ho iniziato a collaborare con altre figure paramediche e con figure mediche e attualmente siamo circa una ventina di professionisti che collaborano nella squadra”.

“Salus Enter si occupa della salute del paziente a trecentosessanta gradi e lo vede quindi in un’ottica piena, ampia, a tutto tondo e si rivolge ovviamente considerando sfere quali l’osteopatia e la riabilitazione ma tocca poi anche altre tematiche come la dietistica, la psicologia, la logopedia, la medicina estetica, la fisiatria e altro. E’ inoltre presente un’area che è dedicata alla ginnastica funzionale, al fitness fondamentalmente, quindi pilates, Yoga, corsi di ginnastica ipoflessiva per quello che riguarda la riabilitazione del pavimento pelvico”.

“Il poli-studio ha un motto: ‘Faber est sua quisque fortuna’ che significa ‘ognuno è l’artefice del proprio destino’. Questo ovviamente è rivolto al paziente in quanto nel momento in cui inizia un percorso riabilitativo deve mettersi in gioco in prima persona; però è rivolto anche a noi operatori, cioè noi dobbiamo plasmare la nostra fortuna con duro lavoro, dedizione e studio e aggiornamento sono imprescindibili e costanti”.

Il punto di forza di Salus Enter credo sia il fatto che il paziente viene preso in cura a trecentosessanta gradi da professionisti che sono sì indipendenti ognuno dall’altro e non hanno vicoli di subordinazione l’un con l’altro però si interfacciano, possono collaborare alla pari e portare avanti quindi quella che è la missione che ci siamo dati ovvero il benessere di chi si affida alle nostre cure”.

Un consiglio che mi sento di dare ai giovani colleghi è quello di fare molta esperienza prima di iniziare la libera professione, esperienza in ospedale, con squadre sportive, case di cura e centri di riabilitazione come dipendenti e poi dopo con calma scegliere quello che può essere più gratificante e soddisfacente per se stessi”.