CNA, Confcommercio, Confesercenti e Lapam-Confartigianato lanciano un nuovo grido d’allarme sulla crisi dell’esagono cittadino e rilanciano con un pacchetto di proposte

Insieme CNA, Confcommercio, Confesercenti e Lapam-Confartigianato sono “scesi in campo” in campo per esprimere il proprio dissenso nei confronti delle politiche sulla mobilità e sulle limitazioni traffico veicolare nel Centro Sorico, previste nel PUMS recentemente approvato in Consiglio Comunale.

In un incontro con la stampa avvenuto venerdì mattina in Camera di Commercio, le associazioni dell’Artigianato e del Commercio – che già avevano espresso unitariamente i propri dubbi all’indomani “dell’annuncio” delle misure restrittive su Via Roma, Via Emilia Santo Stefano e Corso Garibaldi – hanno ribadito le critiche che attengono tanto al metodo quanto al merito dei provvedimenti adottati dall’Amministrazione Comunale.

Giorgio Lugli, presidente CNA Reggio Emilia, ha dichiarato: «Come associazioni noi rappresentiamo un grande numero di imprese che affrontano sempre più difficoltà e che vorrebbero essere parte di una progettazione sulla mobilità in Centro Storico. Ci presentiamo oggi in forma unitaria per portare il disagio dei nostri commercianti sulle ulteriori misure restrittive in alcune strade dell’esagono cittadino. Certamente non ci è piaciuto il metodo con cui l’Amministrazione è pervenuta a queste decisioni: non c’è stata collaborazione tra noi e le istituzioni. E non escludiamo che, in assenza di riscontri, procederemo con altre iniziative di sensibilizzazione e protesta».

La contrarietà espressa dalle quattro Associazioni prende spunto da alcune ragioni illustrate dalla vicepresidente Confcommercio, Monica Soncini: «Negli ultimi anni sono emerse numerose problematiche riguardo l’accesso al centro storico; l’unica risposta che le Associazioni hanno ricevuto è stata la chiusura di Corso Garibaldi. Ormai anche il TUCC è una presa d’atto: si ascolta ciò che è stato già deciso. Ci sentiamo presi in giro perché non c’è dialogo e condivisione preventiva. Nel frattempo, gli operatori diminuiscono ogni giorno».

La crisi del centro storico è un tema evidente e le quattro Associazioni sono molto preoccupate perché le osservazioni presentate a fine 2019 attendono ancora una risposta. Per questo CNA, Confcommercio, Confesercenti e Lapam-Confartigianato non si sono limitate alla protesta ma hanno presentato anche una serie di proposte. «Le limitazioni al traffico nel centro storico – ha affermato Dario Domenichini, presidente Confesercenti Reggio Emilia – sono preoccupanti: anche piccoli cali dei ricavi possono portare alla chiusura di numerose attività. Pensiamo sia necessaria una figura che faccia da coordinamento per avere una visione a trecentosessanta gradi della situazione del commercio in centro, affinché si possano evitare quelle difficoltà che le limitazioni al traffico ad oggi porterebbero».

Gli ha fatto eco Guido Gasparini, presidente sede di Reggio Emilia Lapam-Confartigianato, dichiarando: «Puntiamo a una comunicazione efficace, che chiarisca se le misure adottate sono effettivamente vantaggiose o se portano a una sofferenza. Il centro storico non deve essere frequentato solo da una fetta di cittadini ma deve essere un’opportunità sì di svago ma anche di lavoro per tutti: eliminare alcune barriere ne garantirebbe l’accessibilità anche a chi ha una mobilità ridotta».

Scarica il documento unitario delle quattro Associazioni.