La storia che racconta Luca Gualdi, titolare insieme al cugino Claudio e il fratello Stefano del Forno Fratelli Gualdi a Poviglio, ha il sapore di usi antichi, ormai persi, che sono diventati mestieri e poi, attraverso piccoli e grandi adattamenti, continuano ancora oggi a fornire un servizio alla comunità:
“Il forno è un forno secolare di famiglia. Nasce nel 1919 da un’idea del mio bisnonno Ettore che voleva dare un punto di appoggio ai contadini e alle persone del paese per cuocere il pane e altre cose: i contadini portavano qua il loro pane, le loro torte e le loro cose da cuocere.
Dopodichè, appena finita le Seconda Guerra Mondiale quindi nel ’46, mio nonno Anselmo, figlio di Ettore, ha deciso di iniziare anche la produzione di pane in proprio.
Questo fino al ’58, quando mio padre Franco e i suoi due fratelli Cristiano e Mario insieme a mia nonna Nella hanno deciso di continuare questa attività implementando con le consegne a domicilio e la produzione di torte.
Dopodichè, nel 1970, siamo arrivati anche all’apertura del negozio.
Col forno ci siamo ovviamente dovuti adattare nel tempo perchè se trent’anni fa si producevano praticamente due tipologie di pane, oggi le tipologie di pane sono molto diversificate, il mercato è molto diversificato, quindi anche noi ci siamo dovuti adattare non solo sul pane ma anche sulla parte dolciaria: aumentando la produzione e diversificando molto il prodotto. Questo sicuramente è uno stimolo per continuare a cambiare, per continuare a innovarci. E’ chiaro che è una difficoltà perchè continuare a star sempre al passo col mercato non è semplice.
Con le consegne a domicilio ci siamo adeguati anche lì all’innovazione green perchè abbiamo preso, ormai sette o otto anni fa, un furgone elettrico che ci consente di risparmiare e di avere molte meno emissioni in atmosfera. Facendo molte consegne a casa sicuramente è stata un’ottima innovazione”.
Un mestiere, insomma, che guarda alla comunità nella quale nasce e che insieme quella si evolve e cresce. E’ bello anche raccontarla questa storia e chiedersi quali saranno i prossimi adattamenti. Uno mi sento di dirvelo io, è la comunicazione social: guardate la loro pagina Facebook e ditemi se non vi vien fame!